Cieli della prima guerra mondiale

pilota

Volontario della Prima Guerra Mondiale, Silvio Trentin si arruola come sottotenente addetto alla Croce Rossa italiana. Grande appassionato di volo fin dai tempi dell'università, partecipa come mitragliere e ricognitore a bordo di un aereo biposto Farman. È costretto a bombardare la sua stessa casa di San Donà, occupata dallo Stato maggiore austriaco. Il primogenito Giorgio nasce nel luglio'17 nello scantinato sotto le macerie della casa.
Assegnato al "Gruppo Speciale Informazioni I" della Terza Armata, reparto aereo adibito alla ricognizione fotografica e al collegamento con gli informatori che operano nel territorio occupato, nei primi mesi del 1918 fotografa l'intera linea del fronte dal Trentino all'Adriatico, a bordo di un dirigibile.
Partecipa alla battaglia del Piave dal 15 al 25 giugno 1918. Nelle ultime settimane di guerra Silvio Trentin guida un'incursione di bombardieri al "Forte" di San Donà per abbattere l'artiglieria austriaca.
Riceve un encomio particolare e diverse decorazioni per il coraggio dimostrato in più occasioni, in particolare nell'agosto 1918 allorché riesce a portare a termine la missione affidatagli nonostante il suo Caproni 450 HP sia stato colpito in più parti dalla contraerea nemica.
Per saperne di più: Moreno Guerrato, Silvio Trentin, un democratico all'opposizione, Vangelista 1981

foto di copertina: Silvio Trentin con il comandante Domenico Giuriati nell'aeroporto di Marcon